Il desiderio al centro del quarto appuntamento di “OREMO LEGGI, ESPLORA”

Si è svolto il 9 gennaio, nella splendida cornice di Palazzo Gromo Losa a Biella, il quarto appuntamento della rassegna culturale “Oremo leggi, esplora”, a cura di Cascina Oremo e della Biblioteca Luigi Squillario di Città Studi.
L’incontro, intitolato “Spazio al desiderio. Il potere delle aspirazioni per generare innovazione e giustizia sociale”, ha registrato un’ottima partecipazione con oltre 50 persone partecipanti e ha offerto spunti di riflessione sul ruolo del desiderio come motore di cambiamento sociale.
Durante l’incontro, gli autori Paolo Venturi e Flaviano Zandonai hanno illustrato i temi principali del loro libro in dialogo con il moderatore Andrea Quaregna, Segretario Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Venturi, direttore di AICCON e docente di imprenditorialità sociale all’Università di Bologna, e Zandonai, Open Innovation Manager del Gruppo Cooperativo CGM e sociologo, hanno approfondito il ruolo del desiderio come motore collettivo di cambiamento e strumento di innovazione sociale.
L’invito è stato ripensare il desiderio non solo come aspirazione personale, ma come elemento centrale per creare legami che tessono rigenerazione sociale e territoriale. Durante la presentazione, è stato evidenziato come relazioni, spazi di conversazione e luoghi di partecipazione siano risorse fondamentali per chi coltiva e valorizza i territori. Questa riflessione ha messo in evidenza come la dimensione collettiva del desiderio possa trasformarsi in una forza capace di orientare le azioni verso un cambiamento significativo e condiviso, andando oltre la frammentazione legata alla sfera individuale per alimentare processi condivisi e duraturi.
In questo contesto, è emersa l’importanza di non limitarsi alla semplice acquisizione di competenze, ma di trasformarle in strumenti attivi per costruire comunità generative in continua tensione verso la felicità pubblica. Collegando l’agire dei singoli a prospettive comuni, anche piccoli gesti quotidiani possono diventare scintille di trasformazione profonda. È proprio questa connessione tra azioni individuali e valori collettivi che rafforza il senso di appartenenza, creando un territorio più inclusivo e ricco, capace di connettere tra loro le diversità e di rispondere alle sfide contemporanee con una visione condivisa.
Un altro aspetto emerso è stato il bisogno di superare un approccio alla raccolta di dati esclusivamente tecnico, affinché questi possano offrire un quadro che includa anche le aspirazioni e i bisogni delle persone. Come hanno sottolineato gli autori, integrare desideri e numeri significa orientare le transizioni verso un futuro realmente inclusivo e più vicino alle esigenze collettive.
Il dibattito ha ribadito l’importanza di attivare le risorse territoriali per rendere la comunità un sistema vivo e partecipativo. La capacità di generare valore non risiede solo nelle competenze, ma nel significato attribuito alle azioni e nelle aspirazioni condivise, fondamentali per affrontare le sfide delle transizioni socio-ambientali.
Appuntamenti
L’appuntamento successivo di Oremo leggi, esplora sarà martedì 28 gennaio a Cascina Oremo con un incontro dal titolo “Apprendere, crescere, partecipare. Politiche giovanili territoriali in Italia”, con Carlo Andorlini, docente dell’Università di Firenze. Andorlini è docente a contratto e tiene un corso della Laurea Magistrale “Disegno e gestione degli interventi sociali” dell’Università di Firenze, consulente per realtà del terzo settore e Pubbliche Amministrazioni impegnate nella costruzione di processi di welfare di comunità e nello sviluppo di autonomia giovanile.