“Comunicare la disabilità” a Cascina Oremo
Il mese di novembre si è concluso con un evento innovativo presso Cascina Oremo, il polo dedicato ad apprendimento, sport, orientamento e inclusione, in cui si vuol dare uno spazio di formazione all’avanguardia anche sui temi della comunicazione.
Questo progetto, cofinanziato dall’Impresa Sociale Con i Bambini per le attività, è stato reso possibile grazie a un investimento di oltre 12 milioni di euro da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e l’impegno di 4 cooperative sociali.
L’occasione “Comunicare le disabilità: come il linguaggio che utilizziamo riscrive la realtà” ha accolto oltre40 partecipanti. Un corso di formazione dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte riconoscimento di crediti dedicato proprio a giornalisti e aperto poi a tutte le persone interessate, organizzato congiuntamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Fondazione Time2, Impresa Sociale Con i Bambini e Cascina Oremo, con il contributo dell’agenzia per il lavoro CooperJob. Durante l’incontro, sono intervenute figure di spicco del giornalismo nazionale, quali Valentina Tomirotti, giornalista freelance e attivista per il mondo disability; Fabrizio Vespa, giornalista de La Stampa e referente dell’Ufficio Stampa della Consulta per le Persone in Difficoltà; L aura Gale si, giornalista dell’Ufficio Stampa dell’Impresa Sociale Con I Bambini. Sono state affiancate dalla Responsabile Area Comunicazione di Fondazione CRB Federica Chilà e dal Segretario Generale della Fondazione Time2 Samuele Pigoni.
Persone esperte che hanno offerto un excursus su temi cruciali come storytelling, data journalism e un approccio consapevole alla rappresentazione delle persone con disabilità sui media generalisti. Hanno posto particolare attenzione ai concetti di abilismo, una discriminazione basata sulla capacità che riguarda la percezione delle abilità delle persone, che vengono “m i su rate” dalla nostra società o ancora inspiration porn, un fenomeno in cui si oggettifica un gruppo di persone utilizzando alcune caratteristiche della loro diversità come fonte di ispirazione per la normalità. E la formazione dialogica ha agevolato una discussione arricchita dalla diversità di prospettive. Infine, il tour negli ambienti di Cascina Oremo ha aggiunto un valore pratico all’esperienza, permettendo ai partecipanti di esplorare ambienti dedicati all’apprendimento, allo sport e all’orientamento, progettati in un’ottica inclusiva.
Dichiara Federica Collinetti, Presidente del Consorzio Sociale Il Filo da Tessere, una delle organizzazioni coinvolta nel progetto: «Il successo di questo evento sottolinea l’importanza delle contaminazioni tra giornalisti e professionisti impegnati nel sociale. È fondamentale coinvolgere direttamente le persone con disabilità nella progettazione delle attività e nella comunicazione, per rappresentarle in maniera consapevole e offrire loro spazi per andare oltre gli stereotipi». E il Biellese tutto si rivela sempre più un luogo di relazioni aperto alle diversità, con un grande potenziale anche in ambito culturale.
Ne è una dimostrazione la visita di Valentina Tomirotti, relatrice dell’incontro, alla mostra «Jago, Banksy, TvBoy e altre storie controcorrente» a Palazzo Gromo Losa e Palazzo Ferrero, rilanciata sui social anche dall’influencer Chiara Ferragni, rappresentata in una delle opere esposte. «Desideriamo esprimere il nostro caloroso ringraziamento a giornalisti, operatori e operatrici sociali e insegnanti che hanno aderito a questa significativa esperienza di crescita. La loro presenza dimostra una volontà concreta di esplorare nuovi orizzonti, al fine di promuovere narrazioni che amplino lo spazio per il riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità».